
Vivere al mare in Liguria
Tutti vivono in riva al mare! In ognuno di noi vive il desiderio almeno una volta nella vita di trascorrere qualche momento in riva al mare ed oggi più che mai questo desiderio sembra essere divenuto una scelta di vita.
Prima della pandemia la città simboleggiava le “maggiori possibilità”, lavorative e di svago, il paese regalava tranquillità, silenzio e relax. Ma, con bar e ristornati chiusi a intermittenza e un costante timore del contagio. Oggi la città ha perso parte di quei fattori che spingevano molte persone a preferirla rispetto al piccolo comune.
Allo stesso tempo il lavoro da remoto è una prassi sempre più diffusa con circa 5 milioni di smartworker che sono tra i primi a rivalutare il proprio luogo di residenza.
Vengono così riscoperte le seconde case, che per alcuni diventano prime, e l’investimento residenziale che porta, chi se lo può permettere, ad allontanarsi dallo smog e dagli spazi limitati per avvicinarsi alla natura visibile, all’aria aperta e a un maggior senso di sicurezza generale.
Il mercato immobiliare in Liguria
Riparte così il mercato immobiliare della Liguria. Si parla di ritorno agli anni ’80 con un boom di richieste e di investimenti in immobili residenziali, meglio se siti in cittadine costiere.
Arenzano, Cogoleto e Varazze sono sicuramente tra le più annoverate della zona del Ponente. Sono scelte come luogo di vacanza e di vita da migliaia di persone i cui bisogni e desideri vengono ben soddisfatti da questi paesi balneari tra mare e monti.
Da buone destinazioni turistiche, le tre cittadine si animano con lo spuntare della primavera e raggiungono il loro picco durante l’estate accrescendo di anno in anno la propria offerta di servizi. I bar e i ristoranti aumentano le ore di apertura e le spiagge si riempiono di vita.
Saranno i 10° gradi di differenza o la posizione strategica tra mare, città e stazioni sciistiche ma queste cittadine, e i loro alter ego levantini, mantengono un buon afflusso di persone, specialmente durante i fini settimana, anche durante i mesi invernali.
Com’è cambiata la concezione di casa
Ma visti i cambiamenti portati dalla pandemia e memori dei diversi lockdown, il luogo di residenza non è l’unico a tramutare. Il concetto di casa assume un significato completamente diverso, un valore più profondo di quello attribuitogli prima del 2020, consci che l’eventualità di rivivere morse pandemiche ancora esiste.
Necessitiamo di abitazioni ibride, di progetti architettonici frutto di un compromesso tra tradizionale abitazione, luogo di lavoro e scuola. Non più luogo di ritorno e di rifugio ma punto di incontro, di condivisione e di vita. La casa diventa uno spazio ideato per lo svolgimento dei propri doveri, lavoro e istruzione, e il godimento del proprio tempo libero tra divertimento e relax.
I nuovi canoni abitativi portano a una diversa distribuzione degli spazi esistenti. La progettazione di nuove abitazioni tiene in considerazione le nuove forme dell’abitare. La casa occorre più grande, meglio strutturata, con terrazzo o giardino. Se in Liguria anche meglio.
La ricerca va personalizzata
La ricerca personalizzata del tuo immobile in riva la mare può iniziare anche ora.
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Team Erremedia, Carolina G.