
La Pineta di Arenzano
E’ un luogo straordinario, in origine una riserva di caccia di unica proprietà di un Nobile è divenuta a partire dagli anni ‘50 un comprensorio residenziale affacciato sul mare sviluppato su 135 ettari di terreno di prezioso pregio architettonico e di rara bellezza dal punto di vista paesaggistico.
Dove si trova
Posizionata in un tratto di costa ancora incontaminato a ponente della città di Genova, la Pineta di ARENZANO con una vegetazione tipicamente mediterranea ha ispirato 5 tra i più autorevoli e conosciuti architetti italiani che si dilettano a progettare abitazioni esclusive che diventano le residenze estive di un’esclusiva community.
In Pineta di Arenzano, promontorio sul mare così suggestivo sorgono in breve tempo ville, alberghi, condomini e vengono create aree comuni per la vita sociale quali campo da golf, campi da tennis, piscine e parchi attrezzati per i più piccoli.
Gli Architetti dai nomi altisonanti sono in particolare Luigi Caccia Dominioni, Ignazio Gardella, Vico Magistretti, Gio Ponti e Marco Zanuso essi portano la migliore creatività del tempo e la Pineta diventerà un luogo unico che ancora oggi mantiene il suo prestigio.
Cosa offre
All’interno della Pineta di Arenzano i servizi sono il fiore all’occhiello per vivere in una realtà vicino al paese ed alla città ma in un contesto di pace e verde protetto da una sicurezza h24, servito da bus navetta, organizzato per raggiungere il mare e la pista ciclabile. All’interno della Pineta si può passeggiare, praticare sport all’aperto, socializzare e godere del silenzio della natura.
In 2 minuti si raggiunge il paese di Arenzano o di Cogoleto in auto in bus o in bicicletta e i costi di gestione, nell’immaginario collettivo alti ed esclusivi, sono oggi contenuti e ben distribuiti. Molti condomini hanno rinunciato alla portineria adeguando i costi dii amministrazione ad un livello medio di qualsiasi altro complesso residenziale.
Curiosità
Le creazioni di questi ed altri Architetti in Pineta di Arenzano sono raccontate da Domus come esperimenti di integrazione delle costruzioni nella natura, e come dispositivi di osservazione del paesaggio attraverso l’architettura. Storia di un’utopia mancata è il significativo sottotitolo della più nota e completa tra le monografie dedicate alla pineta, a cura di Marco Franzone e Gerolamo Petrone, pubblicata nel 2010. La Pineta di Arenzano, è un “museo all’aperto di arte moderna”, come la definisce Luigi Lagomarsino, a cui partecipano i sei edifici descritti da Domus.