
CEDOLARE SECCA E AFFITTI: UN DILEMMA
MODERNO
Sei un locatore e stai cercando una soluzione per riuscire a pagare meno
imposte sugli affitti? Ti diamo uno spunto da prendere in considerazione!
A partire dal 2011 è entrata in vigore l’opzione della cedolare secca,
applicabile su affitti esclusivamente residenziali. Continua a leggere il
testo qui sotto, per scoprire di più a riguardo!
La prima domanda è: che cos’è la cedolare secca?
E’ un regime fiscale agevolato ed opzionale, riservata ai soli affitti
residenziali ad uso abitativo (categorie catastali da A1 a A11, esclusa A10)
e regolamentata dal Dlsg 23/2011, articolo 3. Può essere stipulata
solamente tra persone fisiche, proprietarie o con diritto reale di
godimento dell’immobile (anche per chi ha l’usufrutto). Questa opzione
può essere attivata anche su contratti di locazione breve (inferiore ai 30
giorni).
Perché conviene scegliere quest’opzione?
I vantaggi di cui si può beneficiare sono i seguenti: la cedolare secca
sostituisce l’imposta di bollo e l’imposta di registro del contratto di affitto.
Inoltre, si applica un’aliquota fissa a prescindere dal guadagno personale.
Detto in altre parole: è un modo per escludere dal reddito personale ciò
che si guadagna con un affitto a livello di calcolo dell’Irpef. E’ importante
sottolineare che, invece, a livello ISEE i guadagni derivanti da un affitto
devono essere sommati ai redditi personali e per intero (quindi senza le
riduzioni). Quindi si potrebbe rischiare di non aver diritto a determinate
agevolazioni legate al reddito.
A quanto ammonta l’imposta sostitutiva?
Essendo la cedolare secca un’imposta sostitutiva, il proprietario pagherà il
21% del canone di locazione stabilito tra le parti oppure il 10% in caso di
contratti con canone concordato.
Ci sono vantaggi anche per l’inquilino?
Diciamo che l’inquilino ne trae vantaggio perché il canone pattuito tra le
parti non può essere variato, nel caso venga applicata il regime di
cedolare secca.
La cedolare secca può essere scelta da tutti i proprietari?
La risposta è no. Bisogna rispettare alcune condizioni: il proprietario deve
essere un soggetto privato. Il contratto di affitto dev’essere
esclusivamente ad uso abitativo e l’immobile dev’essere accatastato nella
categoria A (escluso A10). Inoltre, anche l’inquilino deve per forza essere
un privato e non una società.
Quando decidere di applicare la cedolare secca?
Il proprietario può decidere di applicare questo regime opzionale sia alla
stipula del contratto sia quando il contratto è già in essere, al momento
della proroga. Ha solamente l’obbligo di comunicarlo all’inquilino e
all’Agenzia delle Entrate. La decisione va indicata sul modello RLI e ha la
medesima durata del contratto o della proroga. Volendo si può esercitare
o recedere dalla decisione anche nelle annualità successive alla prima
basta, appunto, dichiararlo all’Agenzia delle Entrate.
L’unica domanda che resta da porsi è: decido di poter utilizzare tutte le
detrazioni oppure mi conviene pagare meno tasse?
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A presto.
Team Erremedia